Perchè The Next Mind è diverso da tutto ciò che avete provato fino ad oggi?
L' efficacia del nostro metodo si basa su un Modello Neuro-Cognitivo che integra la Lateralità Emisferica - e la sua espressione clinica nella costruzione del Nodo Narrativo - con un approccio conversazionale informale che si muove senza sforzo apparente verso la induzione di stati analogici creativi e risolutivi per la situazione.
La creazione di un Modello Empatico del sé e dell'altro è un aspetto fondamentale nella conduzione della terapia in quanto fornisce al cliente un'immagine riflessa di sé nella quale si può riconoscere in una accettazione amorevole di tutti i propri aspetti. Questo ovviamente è fondamentale anche nelle situazioni di coppia e nelle relazioni di ogni tipo: i figli adolescenti, un datore di lavoro insopportabile e così via. Il Modello Empatico è risolutivo perché ci fornisce "intelligence" nel senso di informazioni, come la CIA è la Central Intelligence Agency. Intelligence quindi come informazioni sull'altro. Intelligence come comprensione dell'altro. Empatia non vuol dire simpatia. Vuol dire comprensione. Lettura.
Di solito nelle situazioni di coppia non c'è una lettura empatica ma piuttosto una lettura traumatica: i comportamenti dell'altro vengono vissuti secondo una lettura traumatica alimentata dai consigli delle amiche, dai telefilm, dalle letture che contribuiscono tutte a formarci un'idea della pericolosità del "narcisista" o della personalità abusiva, o della donna infedele o interessata.
Quest'immagine traumatica dell'altro alimenta l'ansia e il dolore dei vissuti di coppia e ne prognostica la fine infelice. Ma c'è spesso, inspiegabilmente un forte legame, un'inspiegabile attrazione che viene definita come patologica, come una debolezza, come un masochismo dal quale la cliente si deve liberare.
E qui entra in gioco il nostro modello della lateralità cerebrale: perché è evidente che è come se avessimo due cervelli. E uno dice una cosa mentre l'altro vede le cose in maniera inspiegabile ma fondamentalmente diversa.
Imparare a riconoscere il modo di pensare dei due emisferi, il loro linguaggio unico e diverso, le loro limitazioni e le loro tendenze indipendenti l'uno dall'altro contribuisce alla formazione del Modello Empatico del sé e dell'altro se necessario.
Si tratta quindi di una psicoterapia che riordina i concetti secondo linee di pensiero fondamentalmente nuove e muove la situazione rapidamente verso una risoluzione originale e autentica. Autentica perché rispetta il bisogno profondo che viene dall'Essere e non cerca di forzare il cliente a conformarsi a modelli diagnostici preformati.
I paziente non sono "resistenti al cambiamento". Sono i terapisti che spesso prescrivono un cambiamento che non interessa al paziente, in un clima autoritario e paternalistico nel quale l'individuo con la sua sofferenza viene visto come ostinato, recidivo o irrecuperabile.
A questa visione corrisponde spesso una psicofarmacologia parallela che esprime gli stessi concetti di fondo attraverso una scelta di farmaci sedativi, spesso di antipsicotici o stabilizzatori dell'umore di recente immissione in commercio, per contenere e calmare il paziente ricalcitrante, troppo ansioso, troppo impulsivo, violento, non-cooperativo. Questo è un modello che non mi trova d'accordo ma che purtroppo incontro spesso. .
